Mio figlio vede bene… ma fa fatica a scuola”: e se il problema fossero gli occhi?

Molti genitori ricevono una rassicurazione all’apparenza definitiva: “Suo figlio ci vede bene, non ha bisogno degli occhiali”.
Ma allora perché legge lentamente, si distrae facilmente, confonde le lettere o si lamenta di mal di testa dopo i compiti?
La risposta è semplice: vedere bene non basta. Serve anche saper usare gli occhi nel modo giusto.
Ed è proprio qui che entra in gioco l’optometria funzionale.
📚 Quando “ci vede bene” non significa “usa bene gli occhi”I test visivi tradizionali (quelli della scuola o del pediatra) verificano solo la vista da lontano.
Ma lo studio avviene da vicino: leggere, scrivere, concentrarsi sulla lavagna, tornare al quaderno… sono attività visive complesse che richiedono:
  • una buona messa a fuoco da vicino
  • movimenti oculari coordinati
  • capacità di passare rapidamente da vicino a lontano
  • resistenza alla fatica visiva
Se anche uno solo di questi meccanismi è in difficoltà, il bambino inizierà a fare più fatica, evitare i compiti, o manifestare sintomi che spesso vengono scambiati per svogliatezza, dislessia o “troppa tecnologia”.
🧠 I segnali da osservareEcco alcuni campanelli d’allarme che indicano una possibile disfunzione visiva:
  • Legge lentamente o con salti di riga
  • Si lamenta di mal di testa dopo la scuola
  • Si distrae facilmente durante i compiti
  • Ha la scrittura disordinata o sbagliata
  • Inclina la testa o chiude un occhio mentre legge
  • Fa fatica a copiare dalla lavagna
  • Si stanca subito davanti ai libri
  • Evita i compiti o diventa irrequieto
👩‍⚕️ Cosa può fare l’optometrista?Con una valutazione optometrica funzionale, non misuro solo quanto il bambino “ci vede” — ma come lavora il suo sistema visivo.
  • Verifico la coordinazione tra gli occhi
  • Analizzo la flessibilità della messa a fuoco
  • Valuto i movimenti oculari durante la lettura
  • Controllo il livello di affaticamento visivo
Se emergono difficoltà, creo un percorso personalizzato di visual training: esercizi visivi (spesso in forma di gioco), da svolgere in studio e/o a casa, per allenare proprio quelle abilità deboli.
  1. 👨‍👩‍👧‍👦 Cosa puoi fare tu, genitore?Osserva tuo figlio mentre studia: è teso? cambia spesso posizione? strizza gli occhi?
  2. Chiedigli come si sente dopo un pomeriggio di compiti: ha mal di testa? occhi stanchi?
  3. Non aspettare troppi “insuccessi” scolastici: il disagio visivo si può risolvere in modo semplice se preso per tempo.
💬 ConclusioneIl sistema visivo di un bambino è come un muscolo: va allenato, guidato e aiutato a crescere in modo coordinato.
Se hai il sospetto che tuo figlio si affatichi più del dovuto nello studio, non aspettare che la frustrazione si accumuli.
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